Capri significa natura rigogliosa, scorci spettacolari, mare cristallino. Capri significa vacanza, relax. Vacanza e relax che possono anche avvenire nel segno della cultura. Capri, difatti è anche questo. Luogo di storia millenaria, della quale ogni strada, ogni vicolo, ogni angolo porta i segni. Musei e ville, alcune delle quali divenute musei a loro volta, custodiscono questo patrimonio. Una di queste ville-museo è la Casa Rossa.

A pochi passi dall’hotel Senaria, lungo via Giuseppe Orlandi – la strada principale di Anacapri, sulla quale si affacciano botteghe artigiane, ristorantini e bar – appare la mole di questa costruzione.

Anacapri

Costruita tra il 1886 e il 1889 dal colonnello americano John Clay MacKowen, si distingue per il suo peculiare, eclettico stile architettonico – molto in voga all’epoca. Frammenti in marmo, mattoni rossi, una fusione di linguaggi architettonici, iscrizioni antiche, come quella che si trova all’ingresso, in greco antico: “salve, cittadino della città del dolce ozio”.

Capri

Entrare nella Casa Rossa è come compiere una sorta di viaggio nel tempo, in paesi di volta in volta diversi. Le colonne classiche, le finestre moresche, le merlature orientali, i dettagli medioevali. Tutto si fonde all’interno di quella atmosfera romantica e per molti versi eccentrica che ha caratterizzato Capri tra l’Ottocento e la prima metà del Novecento.

Anacapri

Le statue di epoca romana raffiguranti quattro ninfe costituiscono un ulteriore salto indietro nel tempo. Furono infatti rinvenute quasi più di 50 anni fa sul fondo della Grotta azzurra, che si dice fosse il ninfeo privato dell’imperatore Tiberio – che da Capri governò l’interno Impero Romano.

Ma la Casa Rossa non è soltanto un museo, ma luogo di mostre e eventi culturali. Un luogo che racchiude in sé tutta la magia di un’isola divenuta all’inizio del secolo scorso, uno dei crocevia della cultura internazionale.